Immagina una cottura perfetta, senza più fili. Questo è il sogno di ogni griller: niente più cavi del termometro incastrati nel coperchio, niente più ansia da “ho pizzicato la sonda”, libertà totale di movimento. Il Meater Pro promette questa rivoluzione: è il termometro a sonda 100% wireless più famoso al mondo. Ma la mantiene davvero, questa promessa? E vale ogni singolo euro del suo prezzo premium?
Me lo sono chiesto anch’io. E per rispondere, ho fatto l’unica cosa che conta: l’ho messo alla prova. L’ho usato per oltre un anno su decine di cotture, dal brisket al pollo allo spiedo, per scoprire i suoi punti di forza e, soprattutto, i suoi limiti. E la risposta, ve lo anticipo, non è così scontata.

In questa recensione onesta, vi porterò con me attraverso i miei test, vi mostrerò i risultati e vi dirò chiaramente per chi è un acquisto che cambia la vita e per chi, invece, potrebbe essere una delusione.
*Aggiornamento Ottobre 2025
Cos’è il Meater Pro e a chi si rivolge

In poche parole, il Meater Pro è un termometro a sonda 100% wireless. A differenza dei termometri tradizionali, non ha cavi tra la sonda (che va nella carne) e l’unità di lettura. Comunica via Bluetooth con il suo dock di ricarica in legno, che funge anche da extender di segnale, e da lì al tuo smartphone.
La sonda ha due sensori: uno in punta per la temperatura interna della carne e uno sulla base nera per la temperatura della camera di cottura.
È chiaramente un prodotto premium, progettato per un pubblico specifico:
- L’appassionato di tecnologia che ama i gadget innovativi.
- Il “re del girarrosto“, dove l’assenza di cavi non è un lusso, ma una necessità.
- Chi cerca la massima comodità e un’esperienza utente guidata da un’app eccellente.
Ecco il prodotto di cui parliamo
- Caricabatterie per blocchi di bambù: l’elegante blocco di bambù…
La prima configurazione e messa in opera (unboxing e primo avvio)
Prima di passare ai test di cottura, voglio mostrarti quanto è semplice iniziare a usare il Meater Pro. Ho girato un breve video che ti guida attraverso l’unboxing, la prima ricarica e la connessione all’app. Vedrai che in meno di 5 minuti si è pronti per la prima grigliata.
Il mio test sul campo (la prova della verità)
Le chiacchiere stanno a zero. Per capire davvero il Meater Pro, l’ho messo alla prova su cotture completamente diverse, dal low & slow alle grigliate veloci. Vediamo come si è comportato.
La prova del girarrosto: un pollo allo spiedo (libertà totale)
Questa è la situazione in cui il Meater Pro non ha rivali. Chiunque abbia provato a usare un termometro a cavo su un girarrosto sa che è un incubo di fili che si attorcigliano. Con il Meater, il problema svanisce.
Come potete vedere in questo video, basta inserire la sonda, impostare la cottura sull’app e lasciare che il girarrosto faccia il suo lavoro in totale libertà.
L’app ti avvisa quando il pollo è quasi pronto e quando è il momento di toglierlo. L’esperienza è semplicemente impeccabile. Per chi fa spesso uso del girarrosto, il Meater Pro da solo vale il prezzo del biglietto.
La prova del low & slow (ma non solo brisket): la lonza di maiale affumicata
Non serve cuocere un brisket da 15 ore per apprezzare il Meater nel low & slow. L’ho testato su una lonza di maiale affumicata, una cottura di circa 2-3 ore.
- L’esperienza con l’app: qui l’app dà il suo meglio. Ho impostato “Maiale” e “Arrosto”, con una temperatura target di sicurezza. L’algoritmo ha stimato il tempo di cottura rimanente in modo sorprendentemente preciso. Ma la vera genialata è l’allarme anticipato: l’app ti avvisa 5-10 minuti prima di raggiungere il target, dandoti il tempo di prepararti per la fase di riposo (resting).
- La durata della batteria: per una cottura di 3 ore, la batteria è un non-problema. La sonda ha retto senza alcun affanno.
- Il limite (il range): anche qui, si conferma il suo tallone d’Achille. Se ci si allontana troppo dal barbecue con il telefono, magari rientrando in casa, il segnale Bluetooth può perdere la connessione se ci sono muri spessi. È necessario lasciare il telefono o un tablet in una posizione strategica, con “vista” sul barbecue.

La prova delle cotture veloci (reverse searing e non solo)
Ho testato il Meater Pro anche nelle situazioni più estreme per un termometro wireless: le cotture rapide ad alta temperatura, come una fiorentina in reverse searing, un petto d’anatra e un filetto di maiale.
- Fase 1 (Cottura Indiretta/Lenta): in questa fase, il Meater Pro si comporta in modo impeccabile, monitorando con precisione la salita della temperatura al cuore della carne.
- Fase 2 (Searing/Scottatura Diretta): qui avviene la vera magia, e ciò che distingue il nuovo Meater Pro da tutti i suoi predecessori. I vecchi modelli avevano un limite di 275°C sul sensore esterno, che li rendeva inutilizzabili durante la fase di searing violento. Questo nuovo modello, invece, è progettato per resistere a temperature ambientali fino a 550°C.
- Il risultato sul campo: Ho potuto lasciare la sonda nella mia fiorentina anche durante la fase finale di “scottatura” diretta sulla griglia incandescente. Questo è un vantaggio rivoluzionario. Permette di monitorare la temperatura interna in tempo reale anche negli ultimi, critici minuti, evitando di superare il grado di cottura desiderato mentre si crea la crosta.
- L’esperienza è senza interruzioni: non devi più togliere la sonda e passare a un termometro istantaneo. Imposti la tua cottura e il Meater Pro ti accompagna dall’inizio alla fine, anche in presenza di fiammate. Per chi ama il reverse searing, questa singola caratteristica cambia tutto.
Analisi critica: cosa ho amato (i pro) e cosa meno (i contro)
Dopo mesi di test, ho distillato la mia esperienza in una serie di punti chiave. Nessun prodotto è perfetto, e il Meater Pro non fa eccezione. Vediamo onestamente dove eccelle e dove mostra i suoi limiti.
I pro (cosa lo rende uno strumento eccezionale)
- La libertà assoluta del 100% wireless: questo è il suo più grande vantaggio e non può essere sottovalutato. L’assenza totale di cavi è rivoluzionaria, specialmente sul girarrosto, e rende l’intera esperienza di cottura più pulita, ordinata e sicura.
- L’app: una vera guida alla cottura: l’app Meater è semplicemente la migliore sul mercato. È intuitiva, stabile e la sua funzione di stima del tempo di cottura rimanente è sorprendentemente accurata. La guida passo-passo e gli allarmi anticipati trasformano anche un principiante in un griller più sicuro di sé.
- La resistenza al calore diretto: la capacità del nuovo modello di resistere a temperature ambientali fino a 550°C è un punto di svolta. la capacità del nuovo modello di resistere a temperature ambientali fino a 550°C è un punto di svolta. Questa singola caratteristica, per chi ama il reverse searing, cambia tutto e giustifica la scelta rispetto ai modelli precedenti.
- Design e precisione superiori: rispetto ai modelli precedenti, il salto di qualità è evidente. La sonda è notevolmente più sottile, rendendola meno invasiva anche su tagli di carne più delicati. Inoltre, ora integra ben cinque sensori di temperatura interna (contro il singolo sensore dei vecchi modelli), che permettono all’app di trovare con certezza matematica il vero punto più freddo della carne, garantendo una precisione a prova di errore.
I contro (le verità che non ti dicono)
- Il range bluetooth è ottimistico: nonostante l’extender, la portata dichiarata di 75 metri è realistica solo in campo aperto. Nella vita reale, con muri di casa, porte o altri ostacoli, il segnale Bluetooth può perdere la connessione se ti allontani troppo. Per una cottura stabile, devi tenere lo smartphone o un tablet in una posizione relativamente vicina e con pochi ostacoli verso il barbecue.
- La gestione della batteria richiede attenzione: la sonda dura oltre 24 ore, ma deve essere completamente carica prima di una lunga cottura. Non è uno strumento “prendi e vai” come un termometro a cavo. Devi ricordarti di ricaricarla. Se ti dimentichi, non puoi usarla.
- Il costo: è un investimento importante: il Meater Pro ha un prezzo premium. Il suo costo è giustificato dalla tecnologia, ma è significativamente più alto di ottimi termometri a cavo che offrono più sonde a una frazione del prezzo.

Meater Pro vs. le alternative: ha senso comprarlo?
Ora la domanda da un milione di euro: vale la pena spendere questi soldi, o ci sono alternative migliori?
Meater Pro vs. un termometro a cavo multi-sonda (es. Inkbird)
Questo è il confronto principale. Un termometro a cavo di buona qualità (come un Inkbird o un ThermoPro) costa molto meno e offre da 4 a 6 sonde.
- Vince il termometro a cavo se: la tua priorità è monitorare più tagli di carne contemporaneamente (es. due pulled pork e un brisket nello stesso smoker) o se vuoi il massimo dell’affidabilità del segnale senza preoccuparti del range.
- Vince il Meater Pro se: la tua priorità assoluta è la comodità del wireless, usi spesso il girarrosto e ti basta monitorare un solo taglio di carne alla volta con un’esperienza utente guidata e impeccabile.
Meater Pro vs. Meater+ (la generazione precedente)
La differenza chiave tra il nuovo Pro e il vecchio Meater+ non è il range, ma la resistenza al calore del sensore ambientale. Se fai spesso cotture ad alta temperatura o reverse searing, la capacità del nuovo modello di resistere fino a 550°C è un vantaggio che da solo giustifica la spesa extra. Se fai solo low & slow, il vecchio modello potrebbe essere ancora sufficiente, ma il nuovo offre una tranquillità impagabile.
Il verdetto finale: per chi è davvero il Meater Pro?
Dopo averlo testato a fondo per oltre un anno, sono giunto a una conclusione molto chiara. Il Meater Pro non è per tutti, ma per un certo tipo di griller, è semplicemente il miglior strumento sul mercato.
Ecco il mio verdetto finale per aiutarti a decidere.
Compralo senza esitazione se:
- ✅ Usi spesso il girarrosto. In questo scenario, l’assenza di cavi non è un lusso, è una necessità che ti cambia la vita.
- ✅ Ami la tecnologia e un’esperienza utente impeccabile. L’app Meater è fatta così bene che ti guida e ti dà sicurezza, quasi come avere un pitmaster virtuale al tuo fianco.
- ✅ Odi i cavi e la loro gestione ti crea più stress che altro. La libertà del wireless per te ha un valore inestimabile.
- ✅ Fai spesso reverse searing e vuoi uno strumento che resista anche alla fase di scottatura finale ad alta temperatura.
Evitalo o considera alternative se:
- ❌ Hai bisogno di monitorare più tagli di carne contemporaneamente. Un termometro a cavo con 4 o 6 sonde è molto più adatto ed economico per questa esigenza.
- ❌ Il tuo budget è limitato. Esistono ottimi termometri a cavo che costano un terzo del Meater Pro e fanno egregiamente il loro lavoro.
- ❌ Grigli principalmente in un’area con molti ostacoli (muri spessi) tra il barbecue e il punto in cui ti trovi, e l’idea di dover gestire il range del Bluetooth ti infastidisce.
- Caricabatterie per blocchi di bambù: l’elegante blocco di bambù…
Domande frequenti (FAQ)
Quanto dura la batteria del Meater Pro?
Una carica completa garantisce oltre 24 ore di cottura continua. Una ricarica rapida di 15 minuti è sufficiente per circa 12 ore di utilizzo. La sonda si ricarica semplicemente riponendola nel suo dock a batterie.
Posso lavare il Meater Pro in lavastoviglie?
Sì. La sonda è completamente impermeabile e certificata per resistere non solo agli schizzi, ma anche all’immersione (per cotture sottovuoto o fritture). Per questo, puoi lavarla in lavastoviglie senza problemi, rendendo la pulizia estremamente semplice.
Cosa succede se il mio telefono perde la connessione Bluetooth?
L’app ti avviserà. Se la disconnessione è breve, si ricollegherà in automatico. Per le lunghe cotture, la soluzione definitiva è la funzione Meater Link/Cloud: lasciando un secondo dispositivo (un tablet o un vecchio smartphone) vicino al barbecue e connesso alla stessa rete Wi-Fi, potrai monitorare la cottura da qualsiasi parte del mondo tramite il cloud. Questo risolve il problema del range per le cotture più lunghe.
Conclusione: un prezzo per la libertà
Il Meater Pro ha un costo importante, non ci sono dubbi. Ma quello che compri non è solo un termometro. È un’esperienza di cottura più libera, comoda e guidata.
È l’investimento perfetto per l’appassionato che vuole eliminare la complessità dei cavi e affidarsi a una tecnologia che lo accompagni dall’inizio alla fine, specialmente su un girarrosto. Per altri, un buon termometro a cavo rimane una soluzione più pratica e versatile.
Ora hai tutti gli elementi per fare la scelta giusta per il tuo stile di barbecue.
