Scegliere i giusti tagli di manzo per barbecue è il primo, fondamentale passo per evitare l’incubo di ogni griller: spendere una piccola fortuna per un pezzo di carne che poi diventa una suola di scarpa. E spesso, la base di partenza è la qualità della materia prima: capire cosa significa, ad esempio, scegliere una pregiata carne di Angus è già parte della ricetta.
Se stai muovendo i primi passi, non preoccuparti: molti dei concetti base li trovi nella nostra guida al barbecue per principianti. Qui, però, faremo il passo successivo. Impareremo che è il taglio di carne a dettare il metodo di cottura, e non il contrario.
Questa non è una semplice lista, ma la mappa definitiva che ti trasformerà in un vero architetto del sapore, capace di ottenere sempre un risultato incredibilmente tenero e succoso.
La mappa dei tagli di manzo per barbecue: guida rapida
Prima di addentrarci nei dettagli di ogni singolo pezzo, ecco una mappa completa per orientarti. Usa questa tabella come una guida di riferimento rapida per capire al volo quale taglio si adatta meglio al tipo di cottura che hai in mente.
| Taglio di Manzo | Conosciuto anche come | Metodo di Cottura Ideale | Temp. Interna Target |
|---|---|---|---|
| Brisket | Punta di petto | Low & Slow (affumicatura) | 92-95°C (probe tender) |
| Beef Ribs | Costine di manzo | Low & Slow (affumicatura) | 95°C+ (probe tender) |
| Chuck Roast | Reale / Cappello del prete | Low & Slow (per pulled beef) | 95°C+ (da sfilacciare) |
| Ribeye | Costata, Entrecôte | Grilling veloce (Reverse Searing) | 52-58°C (cottura desiderata) |
| Fiorentina / T-Bone | – | Grilling veloce / Reverse Searing | 50-52°C (molto al sangue) |
| Picanha | Codone / Copertina di scamone | Girarrosto / Grilling (Reverse Searing) | 52-55°C (cottura desiderata) |
| Flank Steak | Bavetta | Grilling veloce e violento | 54-56°C (non oltre) |
| Diaframma | Skirt Steak | Grilling veloce e violento | 54-56°C (non oltre) |
| Spider Steak | Ragno | Grilling veloce | 52-54°C (cottura desiderata) |
| Flap / Denver Steak | Bavetta / Sottospalla | Grilling veloce | 54-56°C (cottura desiderata) |
I re dell’affumicatura: i tagli per il low & slow (massima tenerezza garantita)
Questi sono i tagli di manzo per barbecue mitologici della tradizione americana. Sono pezzi ricchi di tessuto connettivo e grasso che, con una cottura lenta e a bassa temperatura (low & slow), si trasformano in pura magia. È il regno del fumo, un’arte che puoi approfondire nella nostra guida completa a come affumicare la carne.
Brisket (punta di petto)
Il re indiscusso del barbecue texano. È un taglio impegnativo, composto da due muscoli separati – il flat (più magro) e il point (più grasso) – che richiede pazienza e un controllo maniacale della temperatura (un buon termometro per carne è il tuo migliore amico), ma la ricompensa è un’esperienza quasi mistica: fette tenere che si piegano senza spezzarsi, un bark (crosticina) speziato e un perfetto anello di affumicatura (smoke ring).
➡️ La guida completa
Beef ribs (costine di manzo)

Scenografiche, preistoriche, deliziose. Le costine di manzo sono l’essenza della goduria al barbecue. La carne, cotta lentamente, si ritira dall’osso e diventa così tenera da sciogliersi in bocca. Un vero capolavoro che lascerà i tuoi ospiti a bocca aperta.
➡️ La ricetta per beef ribs perfette
Chuck roast (reale di manzo)
Questo è il taglio perfetto per il pulled beef, l’equivalente del maiale sfilacciato. Il reale è un taglio della spalla ricco di collagene e marezzatura che, dopo ore di cottura lenta, si sfilaccia letteralmente con una forchetta. È il cuore di ricette iconiche come il Pepper Stout Beef, dove la carne viene brasata nella birra scura fino a diventare una crema.
➡️ La ricetta del Pepper Stout Beef
➡️ Reale al girarrosto
Diventa un Maestro del Carbone!
La gestione dei chunks e delle braci per le cotture lunghe è un’arte. Se possiedi un barbecue Kettle e vuoi imparare a dominarlo, dalla gestione del fuoco con lo Snake Method alle tecniche di affumicatura avanzate, tutti i miei segreti li trovi nella guida completa
I migliori tagli di manzo per barbecue per grigliate veloci e intense
Questi sono i protagonisti della classica grigliata. Qui la tenerezza deriva dalla qualità intrinseca del muscolo. Per una crosticina da manuale (la famosa reazione di Maillard), a volte il segreto è usare una padella in ghisa rovente direttamente sulla griglia.
Bistecche nobili (fiorentina, ribeye, t-bone)
Le regine della griglia. Tagli teneri, saporiti e con un’ottima marezzatura, come il ribeye (la costata), famoso per il suo “occhio” di grasso che lo rende incredibilmente gustoso. Per esaltarle al massimo ed essere certi di non sbagliare, la tecnica del reverse searing è la scelta vincente: garantisce una cottura uniforme al cuore e una crosticina esterna da manuale.
➡️ La guida definitiva alla fiorentina al barbecue
I grandi classici internazionali (picanha, flank steak, diaframma)
Tagli che hanno fatto la storia del barbecue nel mondo. La picanha, regina del churrasco brasiliano, con il suo spesso strato di grasso che la insaporisce. La flank steak (bavetta), magra ma saporitissima. O il diaframma (skirt steak), un taglio dal sapore intenso e indimenticabile. Attenzione: per questi tagli è fondamentale il taglio controfibra dopo la cottura per garantirne la tenerezza.
➡️ La masterclass sulla picanha
➡️ La guida alla flank steak
➡️ Tutto sul diaframma (skirt steak)
Le gemme nascoste: i tagli del macellaio da scoprire
Questi sono i tagli di manzo per barbecue che spesso i macellai tengono per sé. Meno conosciuti, ma dal rapporto qualità/prezzo imbattibile e dal sapore sorprendente. Chiederli al tuo macellaio ti qualificherà subito come un vero intenditore.
Spider steak (ragno)
Un piccolo muscolo nascosto nell’anca, incredibilmente tenero e con una marezzatura che ricorda il manzo giapponese Wagyu. Si chiama così per la sua forma, che ricorda una tela di ragno. Una vera chicca da provare almeno una volta.
➡️ Scopri lo spider steak, il taglio segreto dei pro
Flap steak e denver steak
Altri due tagli “poveri” ma ricchissimi di sapore. La flap steak (bavetta) è simile alla flank ma più marezzata, ideale per tacos e fajitas. La denver steak, ricavata da una parte tenera della spalla, è un’ottima alternativa alle bistecche più blasonate.
➡️ La guida alla flap steak alla griglia
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Oltre al taglio: le 3 tecniche che salvano la tua carne
Scegliere il taglio giusto è metà del lavoro, ma è la tecnica a fare tutta la differenza tra una bistecca memorabile e una suola di scarpa. Un pezzo di carne pregiato, rovinato da una cottura sbagliata, è uno dei peccati capitali del barbecue.
Per fortuna, ci sono tre armi segrete nel tuo arsenale, tre tecniche fondamentali che, una volta padroneggiate, salveranno la tua carne e ti garantiranno sempre un risultato tenero e succoso.
La salamoia a secco (dry brining): il segreto della succosità
Questa non è una marinatura, è pura scienza al servizio del sapore. Il dry brining consiste semplicemente nel salare la carne diverse ore (o anche un giorno) prima della cottura e lasciarla riposare scoperta in frigorifero su una griglia. Il sale, per osmosi, prima estrae i succhi, poi li riassorbe insieme al sale, intenerendo le fibre muscolari dall’interno e permettendo alla carne di trattenere un’incredibile quantità di umidità in cottura. Il risultato è una carne più saporita, più tenera e molto più succosa. È una tecnica che non costa nulla e ha una resa pazzesca.
Il reverse searing: cottura uniforme e crosticina perfetta
Dimentica la vecchia regola “sigillare la carne”. Il reverse searing è la tecnica da professionisti per bistecche spesse e tagli pregiati. Il processo è l’inverso di quello tradizionale: prima si cuoce la carne lentamente a bassa temperatura, in cottura indiretta. Poi, dopo un breve riposo, la si sposta sulla griglia rovente per pochi istanti, giusto il tempo di creare una crosticina esterna (la famosa reazione di Maillard) perfetta e uniforme. Questo metodo garantisce una cottura al cuore omogenea, senza (o ridotta al minimo) la fastidiosa “banda grigia” di carne stracotta, e una crosta da manuale.
Il taglio controfibra: il dettaglio che fa la differenza

Questa è la regola che, da sola, può trasformare un pezzo di carne potenzialmente duro in uno che si scioglie in bocca. Dopo la cottura e il riposo, osserva la tua carne: noterai delle linee, delle striature che corrono in una direzione. Quelle sono le fibre muscolari. Tagliare controfibra significa affettare la carne in modo perpendicolare a quelle linee. In questo modo, accorci le fibre muscolari rendendole molto più facili da masticare. Su tagli come il flank steak, il diaframma, la picanha o le fette di brisket, questo passaggio non è un consiglio: è un obbligo. È il tocco finale che distingue un risultato buono da uno straordinario.
I consigli di Roberto: come parlare al tuo macellaio
Non aver paura di chiedere. Un buon macellaio è il tuo migliore alleato. Invece di chiedere solo “una bistecca”, spiegagli cosa vuoi fare: “Vorrei un pezzo da affumicare per molte ore” oppure “Cerco una bistecca saporita da cuocere velocemente sulla griglia”. Saprà guidarti verso il taglio perfetto e magari ti farà scoprire la tua nuova ossessione.
Domande frequenti (FAQ) sui tagli di manzo per barbecue
Qual è il miglior taglio di manzo in assoluto per il barbecue?
Non esiste un “migliore” in assoluto, ma il migliore per il tipo di cottura che vuoi fare. Se vuoi un’esperienza low & slow indimenticabile, il brisket è il re. Se cerchi la bistecca perfetta da grigliare velocemente, un ribeye (costata) ben marezzato è una scelta che non delude mai.
Qual è il taglio di manzo più tenero da fare alla griglia?
Se parliamo di tenerezza “naturale”, il filetto è imbattibile, ma ha meno sapore. Per un equilibrio perfetto tra tenerezza e gusto, il ribeye è la scelta top per il grilling. Per le cotture lente, invece, tagli tenaci come il brisket o lo chuck roast diventano i più teneri in assoluto dopo ore di cottura, perché il loro collagene si scioglie completamente.
Esiste un taglio di manzo economico ma buono per il barbecue?
Assolutamente sì. Chiedi al tuo macellaio le nostre “gemme nascoste” come lo spider steak o la flap steak. Sono tagli meno conosciuti, spesso più economici, ma che regalano un sapore incredibile e una tenerezza sorprendente se cotti nel modo giusto (cottura veloce e taglio controfibra).
Conclusioni: la conoscenza è il tuo ingrediente segreto
Ora hai la mappa per esplorare il mondo dei tagli di manzo per barbecue. Non vederla come un insieme di regole rigide, ma come un punto di partenza per i tuoi esperimenti. Ogni taglio ha una sua personalità: imparare a conoscerla e a rispettarla in cottura è il vero segreto per diventare un maestro della griglia.
Esplora le mie guide specifiche, parla con il tuo macellaio, sperimenta con le tecniche che hai imparato e, soprattutto, non smettere mai di accendere la brace.
Il prossimo capolavoro dipende solo da te.
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