Nel mondo del barbecue, esiste una verità assoluta: il tempo è un’opinione, la temperatura è un fatto
Dimentica le formule “tot minuti per chilo” e smetti di cuocere la carne “a occhio”. L’unico modo per ottenere risultati costanti, sicuri e incredibilmente succosi è affidarsi all’unico strumento che non mente mai: un buon termometro.
Il tempo, infatti, può essere influenzato da decine di variabili: il tipo di carne, l’età dell’animale, lo spessore, il peso, la temperatura di partenza, la quantità di grasso… l’elenco è infinito.
Raggiungere una temperatura interna della carne specifica, invece, ci permette di ottenere un risultato ottimale e sempre uguale, indipendentemente da tutte queste variabili. Conoscere quali sono le temperature ideali per ogni alimento è fondamentale per garantire sempre risultati eccellenti, ancor di più quando si cucina al barbecue.
Questa non è solo una tabella, ma la guida definitiva che ti spiegherà il “perché” dietro ogni numero, per darti il pieno controllo su ogni tua cottura.
Perché la temperatura interna della carne è la chiave del BBQ
Il gusto della carne dipende certamente dalla sua qualità, ma anche da come la trattiamo in griglia! La famosa Reazione di Maillard è responsabile della deliziosa crosticina esterna, il marchio di fabbrica di una carne alla brace perfetta.
Ma la Reazione di Maillard influisce solo sulla superficie. Per ottenere una bistecca cotta a puntino, tenera e succosa, devi necessariamente curare il grado di cottura interno della carne, la cosiddetta “cottura al cuore”. Per fare questo, ti sarà indispensabile l’utilizzo di un termometro da cucina, perché la variazione di pochi gradi può significare la differenza tra “perfetto”, “troppo cotto” o “troppo crudo”.
La temperatura va misurata al cuore, ovvero al centro del nostro pezzo di carne, nel punto più distante dalla superficie. È lì che dobbiamo monitorare la temperatura fino al raggiungimento del grado di cottura desiderato.
Le linee guida ufficiali dell’USDA (Dipartimento dell’Agricoltura USA) fissano le temperature minime di sicurezza per eliminare i rischi batterici. Tuttavia, per ottenere il massimo della tenerezza e del gusto, i pitmaster hanno imparato che alcune carni vanno portate ben oltre quei valori.
Un esempio chiaro?
- Brisket: sicuro già a 63 °C, ma immangiabile. Solo intorno ai 93 °C diventa burroso e tenero.
- Pulled pork: stesso discorso, la magia succede vicino ai 95–97 °C.
- Bistecca Fiorentina: l’USDA parla di 63 °C, ma per un’esperienza autentica e succosa i pitmaster consigliano un “medium-rare” tra 54 e 56 °C.
Per quanto siano discutibili queste tabelle, sono comunque un buon parametro per rendersi conto di quanto la temperatura di cottura possa influire sulla sicurezza di quello che mangiamo.
Il documento originale è in inglese:
Tabella temperature di cottura della carne al cuore fornita da USDA –> Food Safety Information
Come misurare correttamente la temperatura al cuore
Puoi avere la miglior tabella al mondo, ma senza lo strumento giusto sei al buio. Il termometro è l’accessorio numero uno del barbecue.
- Termometro a lettura istantanea: perfetto per bistecche e hamburger, ti dà subito la temperatura interna senza dover lasciare la sonda in carne.
- Termometro a sonda con cavo o wireless: indispensabile per le lunghe cotture (low & slow). Puoi monitorare costantemente la temperatura senza aprire il coperchio, evitando di disperdere calore e fumo.
Per applicare questa guida e ottenere risultati da vero pitmaster, tre strumenti non sono negoziabili. Non sono semplici accessori, ma un investimento sulla qualità e la sicurezza di ogni tua grigliata.
- Termometro Digitale: Che sia a lettura istantanea per le cotture veloci o a sonda con cavo/wireless per le lunghe sessioni Low & Slow, è il tuo strumento più importante. Senza, stai solo tirando a indovinare.
- Pinze Lunghe e Robuste: Dimentica le forchette che bucano la carne disperdendone i succhi. Delle buone pinze ti danno il controllo totale sul cibo, in sicurezza.
- Guanti Ignifughi: Essenziali per maneggiare griglie, ciminiera e coperchi roventi senza la minima esitazione.
Dove inserire la sonda: la guida pratica taglio per taglio
Usare un termometro è facile, ma per una misurazione accurata è cruciale sapere dove posizionare la sonda. La regola generale è raggiungere il centro geometrico del taglio, nel punto più spesso, stando sempre attenti a non toccare ossa o grandi depositi di grasso, che falserebbero la lettura.
Ecco delle indicazioni pratiche per i tagli più comuni:
- bistecche e tagli sottili (es. flank steak, diaframma): inserisci la sonda orizzontalmente, dal lato, spingendola fino al centro del taglio.
- arrosti e tagli spessi (es. brisket, prime rib, picanha): infila la sonda dall’alto o di lato, puntando al cuore del pezzo, nella parte più spessa della polpa.
- pollo intero: il punto più lento a cuocere è l’articolazione della coscia. Inserisci la sonda nella parte più carnosa della coscia, senza toccare l’osso, per assicurarti che anche quella zona sia cotta a puntino.
- hamburger e salsicce: inserisci la sonda orizzontalmente dal lato, fino a raggiungere il centro.
- Misurare toccando l’osso: l’osso si scalda più velocemente e in modo diverso dalla carne, dandoti una lettura falsata e più alta del reale.
- Non inserire la sonda abbastanza in profondità: misurare la temperatura superficiale è inutile. Devi sempre puntare al cuore del taglio.
- Fidarsi del tempo e non del termometro: ogni pezzo di carne è diverso. Le ricette forniscono un tempo indicativo, ma solo la temperatura interna ti darà la certezza assoluta.
Ricorda: il termometro è il tuo migliore amico in griglia. Impara a fidarti di lui e non ti deluderà mai!
Il segreto degli esperti: cos’è il “carryover cooking” e perché è fondamentale
Ecco un concetto che cambia le regole del gioco. Il carryover cooking (o cottura di proseguimento) è il fenomeno per cui la carne continua a cuocere anche dopo essere stata tolta dalla fonte di calore. Il calore accumulato sulla superficie esterna, infatti, continua a migrare verso il centro più freddo, facendo aumentare la temperatura interna.
Questo significa che se togli una bistecca dalla griglia esattamente alla temperatura desiderata, il carryover cooking la porterà oltre, rendendola troppo cotta.
L’aumento di temperatura può variare a seconda di diversi fattori:
- dimensione e spessore del taglio: pezzi grandi e spessi (come un brisket o un arrosto) hanno un carryover maggiore e possono aumentare la loro temperatura interna anche di 5-8°C. Tagli più piccoli e sottili, come una bistecca, vedranno un aumento più contenuto, solitamente tra i 2 e i 3°C.
- temperatura di cottura: cotture ad alta temperatura (grilling) generano un carryover più pronunciato rispetto a cotture lente e a bassa temperatura (low and slow).
La regola d’oro
Togli sempre la carne dalla griglia qualche grado prima di raggiungere la temperatura target. Lascia che il carryover cooking e il successivo riposo completino l’opera alla perfezione.
Temperature di cottura dei vari tagli di carne: minime e consigliate
Temperature per il manzo: da bistecche a brisket
Il manzo è il re indiscusso del barbecue e offre una versatilità incredibile. Le sue carni si dividono in due grandi categorie: i tagli ricchi di tessuto connettivo e grasso (come il brisket e le costine), che richiedono una cottura Low & Slow per diventare tenerissimi; e i tagli più magri e pregiati (come la bistecca o il prime rib), che danno il meglio con cotture più veloci come il Reverse Searing per preservarne la succosità.
Prima di iniziare, una regola fondamentale sulla sicurezza: per la maggior parte dei tagli interi di manzo, la temperatura minima di sicurezza al cuore è 63°C.
Attenzione: per la carne macinata, come gli hamburger, la soglia di sicurezza sale tassativamente a 71°C per eliminare ogni rischio batteriologico.
Di seguito trovi la tabella delle temperature di cottura del manzo, valida per brisket, costine, bistecche e hamburger
| Taglio / Preparazione | Temp. minima sicurezza | Temp. consigliata | Tempo indicativo | Note / Gradi di cottura | Ricette correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| Punta di petto (Brisket) | 63 °C | 93 °C | 12 – 16 ore | Tipica cottura Low & Slow | Brisket |
| Costine di manzo (Beef Ribs) | 63 °C | 93 °C | 6 – 8 ore | Morbidezza ottimale solo a temperature alte | Beef Ribs al barbecue |
| Bistecca (Costata, Fiorentina, Ribeye, Tomahawk…) | 63 °C | 54 °C | 20 – 60 min | Blue: 43–49 °C Al sangue: 49–54 °C Media: 57–63 °C Ben cotta: 63–68 °C |
Tomahawk alla griglia, Fiorentina in reverse |
| Hamburger | 71 °C | 71 °C | 10 – 30 min | Sempre ben cotti per sicurezza alimentare | Hamburger Wine |
| Prime Rib Roast | 63 °C | 54 °C | 4 – 5 ore | Perfetto con Reverse Sear finale | Prime Rib Roast |
I gradi di cottura della Bistecca
Come hai visto in tabella, per la bistecca non esiste un’unica temperatura consigliata. La scelta è molto soggettiva: si passa da chi ama la carne quasi cruda a chi la preferisce più cotta.
Tuttavia, esiste una scala di riferimento universalmente riconosciuta. Scegli la temperatura che preferisci, ma ricorda che superare i 63°C (media cottura) per tagli di alta qualità come un Ribeye o una Fiorentina significa iniziare a perdere tenerezza e succosità.
- Blue: 43 – 49 °C
- Al sangue (Rare): 49 – 54 °C
- Media al sangue (Medium Rare): 54 – 57 °C (il punto di cottura consigliato dalla maggior parte degli chef)
- Media (Medium): 57 – 63 °C
- Media ben cotta (Medium Well): 63 – 68 °C
- Ben cotta (Well Done): Oltre i 68°C (dovrebbe essere vietata per legge!)
Temperature per il maiale: da ribs a pulled pork
Il maiale è forse la carne più versatile e amata nel mondo del barbecue. La sua duplice natura ci regala tagli estremamente magri, da cuocere con precisione millimetrica per non farli seccare, e tagli ricchi di grasso e collagene, nati per essere trasformati dalla magia del Low & Slow.
La regola sulla sicurezza per il maiale è cambiata negli anni. Dimentica la vecchia credenza di doverlo cuocere fino a renderlo secco e stopposo: oggi, per tutti i tagli interi di maiale (non macinati), la temperatura minima di sicurezza è 63°C, esattamente come per il manzo.
Per le carni macinate o processate come le salsicce, invece, la soglia di sicurezza sale tassativamente a 71°C.
Consulta la tabella delle temperature di cottura del maiale, con i valori ideali per pulled pork, costine, lonza, filetto e salsicce. Indicazioni precise per sicurezza e risultato ottimale.
| Taglio / Preparazione | Temp. minima sicurezza | Temp. consigliata | Tempo indicativo | Note | Ricette correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| Pulled Pork (Spalla / Capocollo) | 63 °C | 97 °C | 10 – 14 ore | Low & Slow per sciogliere il collagene | Pulled Pork, Arrosto di capocollo |
| Costine di maiale (Ribs) | 63 °C | 88 °C | 4 – 6 ore | Metodo 3-2-1 per morbidezza perfetta | Ribs Texas Style, Costine 3-2-1, Rosticciana |
| Lonza e Filetto | 63 °C | 63 °C | 1 – 3 ore | Tagli magri: attenzione a non seccarli | Lonza alle mele, Lonza alle erbe, Filetto nel bacon, Filetto affumicato |
| Salsicce | 71 °C | 80 °C | 1 – 2 ore | Meglio cottura indiretta per evitare fiammate | Salsicce alla birra |
Non uccidere la lonza (e il filetto)
Come vedi dalla tabella, per lonza e filetto la temperatura consigliata coincide con quella di sicurezza: 63°C. Questo è il punto più importante da capire per non rovinare questi tagli.
Essendo molto magri e privi di tessuto connettivo da sciogliere, ogni grado sopra i 63-65°C trasforma la loro carne tenera in un pezzo secco e stopposo. La vecchia paura della trichinosi, che portava a cuocere il maiale fino allo sfinimento, è un ricordo del passato grazie agli allevamenti moderni.
Fidati del termometro: a 63°C, con un breve riposo, la tua lonza sarà perfettamente sicura, leggermente rosata e incredibilmente succosa. Cuocerla di più non la rende più sicura, la rende solo più asciutta.
Temperature per l’agnello: da costolette a cosciotto
L’agnello è una carne dal sapore unico e ricercato, capace di regalare grandi soddisfazioni al barbecue. A differenza di manzo e maiale, ha un carattere più delicato e il suo nemico numero uno è la cottura eccessiva, che può renderlo asciutto e dal sapore troppo forte. L’obiettivo è quasi sempre quello di preservarne la succosità, servendolo rosato al cuore.
La regola sulla sicurezza è la stessa dei tagli interi di manzo e maiale: la temperatura minima al cuore per un consumo sicuro è di 63°C. Superare di molto questa soglia, specialmente per i tagli più pregiati, significa compromettere il risultato finale.
Scopri la tabella delle temperature di cottura dell’agnello: costolette, coscia e spalla. Valori al cuore per garantire una carne sempre tenera, succosa e sicura.
| Taglio / Preparazione | Temp. minima sicurezza | Temp. consigliata | Tempo indicativo | Note | Ricette correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| Costolette di agnello | 63 °C |
63 °C |
10 min – 1 ora | Cottura veloce diretta o breve indiretta | Costolette all’orientale, Costolette all’aceto balsamico, Carrè ai pistacchi |
| Coscia di agnello intera | 63 °C | 65 °C | 1 – 2 ore | Perfetta per cottura indiretta o al forno BBQ | Coscia alla griglia |
| Spalla di agnello | 63 °C | 88 – 90 °C | 4 – 6 ore (low & slow) | Taglio ricco di collagene, ideale per affumicatura lenta | Agnello al girarrosto |
Il grado di cottura dell’agnello
Come per una buona bistecca di manzo, anche per l’agnello (specialmente per tagli come il cosciotto o il carrè) il grado di cottura è una scelta personale che influisce profondamente sul sapore e la consistenza. Servirlo “al punto” o “medio-raro” permette di apprezzarne al massimo la tenerezza.
Ecco una scala di riferimento per orientarti:
- Al sangue / Medio-raro: 55 – 60 °C (consigliato per il carrè)
- Al punto / Medio (rosato): 60 – 65 °C (il punto di cottura ideale per la maggior parte dei tagli, inclusi cosciotto e costolette)
- Ben cotto: Oltre i 68 °C (sconsigliato, la carne inizia a diventare dura e asciutta)
Pollame: le temperature per una cottura sicura e succosa
Benvenuto nella sezione più importante di questa guida, quella dove la precisione del termometro è sinonimo di sicurezza assoluta. A differenza di manzo e agnello, per il pollame non esistono gradi di cottura “al sangue” o “al punto”. La carne deve sempre raggiungere la temperatura al cuore che garantisce l’eliminazione di tutti i batteri potenzialmente pericolosi.
La regola d’oro, universale per tutti i tipi di pollame, è una sola: la temperatura minima di sicurezza è di 74°C. Misurare questa temperatura con una sonda è l’unico modo per essere certi di servire un piatto non solo delizioso, ma anche completamente sicuro per te e i tuoi ospiti.
Ecco la tabella delle temperature di cottura del pollo, tacchino e quaglie al barbecue: dai polli interi alle cosce, dalle alette al petto di tacchino, con valori consigliati per carne bianca e scura.
| Taglio / Preparazione | Temp. minima sicurezza | Temp. consigliata | Tempo indicativo | Note | Ricette correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| Pollo intero | 74 °C | 74 °C (petto) – 80 °C (coscia) | 1 – 3 ore | Beer Can Chicken e affumicature ideali | Beer Can Chicken, Pollo alla griglia, Pulled Chicken, Galletto miele e limone |
| Cosce di pollo | 74 °C | 80 °C | 1 – 2 ore | Più succose se cotte indirette | Chicken Lollipop, Cosce alla griglia |
| Alette di pollo (Chicken Wings) | 74 °C | 80 °C | 1 – 2 ore | Ideali affumicate o glassate | Chicken Wings speziate |
| Petto di tacchino | 74 °C | 74 °C | 2 – 3 ore | Affumicatura delicata consigliata | Petto di tacchino affumicato |
| Coscia di tacchino | 74 °C | 80 °C | 2 – 3 ore | Carne ricca e saporita, perfetta al BBQ | Coscia American Style |
| Quaglie | 74 °C | 74 °C | ≈ 1 ora | Cottura veloce, ottime ripiene o glassate | — |
La differenza fondamentale tra Petto e Coscia
Avrai notato che per il pollo e il tacchino c’è una differenza di temperatura consigliata tra il petto (carne bianca) e la coscia (carne scura). Capire questo concetto ti farà fare un enorme salto di qualità.
- Il Petto (carne bianca): é un muscolo magro. A 74°C è perfettamente cotto, sicuro e succoso. Superare questa soglia significa renderlo progressivamente e rapidamente asciutto.
- La coscia e l’anca (carne scura): questi muscoli sono più ricchi di grasso e collagene. A 74°C sono sicuri, ma spingendo la cottura fino a 80°C, diventano incredibilmente più teneri e saporiti.
Gestire questa dualità è la chiave per un pollo perfetto. Se vuoi diventare un vero maestro e approfondire ogni dettaglio, dalla misurazione corretta alla gestione del “carryover cooking”, ti consiglio di leggere la mia guida completa dedicata esclusivamente alla temperatura di cottura del pollo.
Temperature per pesce e frutti di mare
Grigliare il pesce e i frutti di mare può intimidire. A differenza di un taglio di maiale, qui non c’è collagene da sciogliere per ore; al contrario, il nemico numero uno è la cottura eccessiva. Bastano pochi minuti di troppo per trasformare un filetto succoso in un pezzo di pesce secco e stopposo. Per questo, il termometro diventa il tuo migliore amico per la precisione.
La regola sulla sicurezza è universale: la temperatura minima al cuore per un consumo sicuro di pesce e crostacei è di 63°C. A questa temperatura, la carne è completamente cotta e opaca. Tuttavia, come vedremo, per alcuni tipi di pesce si può scegliere una cottura leggermente inferiore per un risultato più succoso.
Consulta la tabella delle temperature di cottura di pesce e frutti di mare: salmone, orata, branzino, gamberi e crostacei. Valori di sicurezza e consigliati per ottenere piatti succosi e perfetti alla griglia.
| Taglio / Preparazione | Temp. minima sicurezza | Temp. consigliata | Tempo indicativo | Note | Ricette correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| Salmone | 63 °C | 57 – 63 °C | 30 min – 1 ora | Ottimo affumicato o su placca di cedro (scopri quali usare) | Salmone alla senape, Salmone su placca di cedro, Salmone alla griglia |
| Orata, Branzino e pesci interi | 63 °C | 63 °C | 30 min – 1 ora | Meglio interi per mantenere succosità | Orata alla griglia, Filetti di orata alle erbe |
| Gamberi, Gamberoni, Mazzancolle | 63 °C | 63 °C | 10 – 30 min | Cuociono velocemente, attenzione a non seccarli | Spiedini di mazzancolle, Gamberi su placca, Gamberi avvolti nel bacon, Gamberoni agli agrumi, Riso Venere con gamberoni |
La consistenza del pesce, una questione di gradi
Come avrai notato, specialmente per il salmone, c’è un intervallo di temperature consigliate. Capire questa differenza è fondamentale per ottenere la consistenza che preferisci.
- A 63°C: la carne del pesce è completamente cotta, soda e opaca. È la temperatura di massima sicurezza, simile a una carne “ben cotta”.
- Tra 52°C e 57°C: in questo intervallo (consigliato da molti chef per pesci grassi come il salmone), la carne rimane incredibilmente più succosa, tenera e leggermente traslucida al centro. La scelta dipende dal tuo gusto personale e dalla freschezza del pesce.
E i gamberi?
Misurare la temperatura al cuore di un gambero è quasi impossibile. Qui ci si affida all’occhio esperto: i gamberi sono pronti quando hanno perso la loro traslucenza, diventando di un colore bianco-opaco con striature rosa/rosse accese e si sono arricciati a formare una “C”. Se si chiudono a formare una “O”, sono già troppo cotti e diventeranno gommosi.
- Gusto unico: scoprite il gusto incredibile dato dall’aroma del…
- Aroma particolare: sul legno di cedro potrete godervi salmone,…
- Da riutilizzare: nel set sono inclusi 6 pezzi. Le tavolette per…
- Lavorazione e qualità eccellenti: le tavolette in legno di cedro…
- Istruzioni: ammorbidite le tavolette di legno di cedro…
Piccoli accorgimenti che fanno la differenza: seguili sempre per sicurezza, ripetibilità e risultato finale.
- Posizione della sonda: inseriscila nel punto più spesso, lontano dall’osso e dalla parte grassa. Una lettura sbagliata rovina tutta la cottura.
- Considera il carry-over: toglie la carne qualche °C prima della temperatura target; il calore residuo completerà la cottura durante il riposo.
- Non aprire il coperchio spesso: ogni apertura fa cadere la temperatura e prolunga la cottura, alterando fumo e risultati.
- Attenzione agli zuccheri: glasse e salse dolci vanno messe solo negli ultimi 5–10 minuti per evitare bruciature e incrostazioni collose.
- Gestisci le fiammate (flare-up): non usare acqua direttamente sulla carne; sposta il pezzo in zona indiretta o chiudi il coperchio per soffocare la fiamma.
- Non sovraffollare la griglia: lascia spazio tra i pezzi per circolazione del calore e fumo uniforme.
- Calibra il termometro: controllalo regolarmente con test acqua/ghiaccio o acqua bollente per mantenere misurazioni affidabili.
Ricorda: il controllo è tutto. Con sonda, pazienza e questi accorgimenti, ogni sessione diventa ripetibile e prevedibile — esattamente quello che serve per fare il salto da griller a pitmaster.
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Questa pagina è la tua risorsa online, ma sappiamo quanto sia comodo avere una guida da stampare e tenere vicino alla griglia. Per questo ho creato una versione PDF completa e splendidamente illustrata di queste tabelle.
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FAQ – Domande frequenti
Posso affidarmi solo ai tempi di cottura?
No, i tempi sono solo indicativi. La vera regola è misurare la temperatura al cuore con un termometro.
Le temperature USDA valgono anche in Italia?
Sì, sono linee guida internazionali per la sicurezza alimentare. I pitmaster però adattano quelle soglie in base alla resa ottimale della carne.
Qual è la temperatura ideale per pollo e tacchino?
Il pollo va sempre portato a 74 °C (petto) e 80 °C (cosce). Per il tacchino valgono le stesse regole: mai rischiare con il pollame.
Come evitare di seccare il petto di pollo?
Interrompi la cottura appena raggiunge i 74 °C. Anche 2–3 gradi in più possono compromettere la succosità.
Il carryover cooking quanto incide?
Dipende dallo spessore del taglio, ma in media 2–3 °C. Consideralo quando stabilisci la temperatura di rimozione dal fuoco.
Ora hai in mano la guida definitiva ai tempi e alle temperature per il barbecue. Non stai solo imparando numeri: stai acquisendo il linguaggio universale del fuoco, quello che ti permette di replicare ogni volta risultati perfetti.
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